Maat Magick & Chaos Magick

Nonostante molti anni fa abbia letto il “Liber Null” e lo “Psychonaut” di Peter Carrol, non mi sono mai sentita particolarmente in risonanza con la Chaos Magick come  lui  l’aveva presentata. Dal momento in cui scoprii Internet, però, ho incontrato molti Maghi del Chaos online; uno di loro, il californiano Joseph Max , pubblicò il testo di una lezione che aveva condotto ad un meeting magico. In quel testo, aveva citato la Maat Magick come un buon esempio di Chaos Magick. Iniziai così  subito un’indagine, per paragonare i due metodi e vedere in cosa si distinguessero.

A questo punto sarebbe saggio fare una distinzione tra i metodi Magici come appaiono nei libri e il singolo Mago che li utilizza. Sia i Maghi Caotici che i Maatiani tendono ad essere molto individualisti (com’è tipico in questa Arte) e tutti di quelli/e che ho incontrato, hanno una  comprensione altrettanto individuale dei metodi utilizzati. I Maghi sono molto più simili nella loro creatività individuale di quanto non appaiano diversi nella loro filosofia e terminologia. Io baso le mie affermazioni su come i due metodi appaiano sulla carta, modificate dall’esperienza e dai commenti dei praticanti.

Con l’eccezione dell’opera di Austin Osman Spare, ci fu poco di innovativo, sempre se ci fu, nel campo della Magick occidentale dalla morte di Aleister Crowley fino ai primi anni Settanta. Il lavoro di Jack Parson è strettamente Thelemico, e si distingue per la sua passione per la libertà e la sovranità del se e per la sua devozione alla manifestazione di Babalon. Charles Stansfeld Jones dichiarò l’inizio dell’Eone di Maat, ma fallì nello sviluppare un sistema iniziatico  basato sulla ‘nuova’ frequenza della Corrente Magic(k)a. Le esplorazioni di Kenneth Grant del Lato Notturno della Magia, si manifestarono per la prima volta in carta stampata con il suo “I Culti dell’Ombra” nel 1975 e continuano tutt’oggi; vedo scarsa menzione di lui e del suo lavoro nella letteratura della Chaos Magick, a parte come la persona che rese pubblici la vita e i lavori di Spare.

La somiglianza più ovvia tra la Chaos e la Maat Magick è che entrambe sono Magie post-Crowleyane. La scienza, la tecnologia e le comunicazioni globali hanno alterato radicalmente il mondo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Entrambi i metodi si servono di queste sorgenti di nuove metafore nelle loro generali terminologie, tecniche e visioni del mondo. La Chaos Magick si è dichiarata nuova, e la Maat Magick onora le sue radici, ma come Mr. Max  fa notare:

Si, la Chaos Magick è una ‘nuova’ tradizione (non è questo un ossimoro?), ma essa ha un debito nei confronti del passato in quanto si basa sulla decostruzione delle forme tradizionali. Così io direi che la CM è derivata da tradizioni più vecchie per decostruzione, mentre la Maat Magick ne è derivata per estrapolazione.

Le differenze nelle somiglianze tra le due Magick sono rispecchiate dalle somiglianze nelle differenze, come diverrà chiaro nel corso delle nostre considerazioni.

Entrambe le Magick prevedono una mappa dell’Eone. Nel “Liber Kaos”,  Carrol presenta una tavola che riassume la sua visione del corso della passata, presente e futura psicostoria. Utilizza quattro Eoni (Sciamanico, Religioso, Razionalista e Pandemonico) ognuno diviso in due sub-eoni (Animista/Spiritista, Pagano/Monoteista, Ateo/Nichilista e Caoista/?). Questi sono presentati da sinistra a destra, e sopra di loro un albero gemello senza-onde rappresenta il Paradigma Materialista, quello Magico e quello Trascendentale. Le forme d’onda mostrano il dominio relativo di ogni paradigma (la realtà consensuale o Zeitgeist (spirito del tempo) di una cultura contemporanea in ogni punto dato della storia)  per ogni Eone e sub-Eone.

È uno schema elegante  e lo raccomando alla vostra attenzione. No so se ogni altro Caotico lo sottoscriva o meno, ma per me ha un “click” soddisfacente di una idea complessa e ricca di significato. La Mappa Eonica della Maat Magick consiste in un Eone Senza Nome (preistorico-caccia/raccolta: animismo, sciamanesimo, Voodoo); l’Eone di Iside ( pastorizia, agricoltura, pesca: la Grande Madre e i panteon pagani); l’Eone di Osiride (città-stato, invasioni, guerra: Giudaismo, Cristianesimo, Islam); l’Eone di Horus (energia atomica, radio, televisione: Thelema, ateismo, esistenzialismo); l’Eone di Maat (teoria dei quanti, manipolazione genetica, Internet: Chaos Magick, Maat Magick e un numero crescente di nuove scuole/metodi Magici.); e l’Eone Senza Parola (il futuro che si manifesterà, vicino e lontano, quando una nuova specie sorgerà dal genere umano).

L’Eone Senza Parola e l’Eone Pandemonico sembrerebbero rappresentare la stessa ‘condizione’; la visione Caotica lo vede come un’era in cui la Magick prevarrà come modo di vita, e la Maatiana come un doppio stato di coscienza, individuale e collettivo. Entrambe le Magick vedono il futuro che si manifesterà come fondamentalmente diverso dal presente, in scala globale, ed entrambe vedono lo sviluppo e l’uso della tecnologia come integrale in quella differenza.

(Nota: sviluppando e utilizzando la Maat Magick, ho incontrato la ‘personalità’ nel nostro sé futuro dalla doppia coscienza, che ha chiamato se stesso N’Aton. Ho riconosciuto in Internet lo scheletro e il sistema nervoso di N’Aton, che si ‘incarna’ anche mentre parliamo.)

Una sub-similarità esiste tra le due Magick, nel fatto che le formule Magiche di tutti gli Eoni sono attualmente disponibili per un uso competente ed appropriato. Ho  realizzato ciò lavorando con la Maat Magck, e l’ho chiamata Magia PanEonica. In qualche luogo del mondo di oggi ci sono delle persone che praticano e vivono sotto l’influenza di ciascuno degli Eoni. Al posto del modello lineare, o anche cumulativo, di sviluppo della pratica e visione Magica, io credo che il modello eterno/infinito si avvicini maggiormente alla realtà. Gli scritti che ho visionato sulla Chaos Magick incoraggiano l’utilizzo aperto e libero delle metafore e delle tecniche di tutte le culture ed età.

Sia la Chaos che la Maat Magick fanno uso della Magia di sigillazione di A.O.Spare, il processo per cui un desiderio è scritto, ridotto, riarrangiato sulla carta (o altro materiale adatto) in forma astratta, dimenticato, quindi richiamato in un momento di intensa passione e rilasciato nell’universo affinché si manifesti. Il processo di sigillazione sposta il desiderio dalla mente conscia all’Inconscio – o, secondo me più accuratamente, nella Mente Profonda, un’espressione usata da Jan Fries (“Visual Magick”, “Helrunar”). Ciò si realizza nell’atto del dimenticare. La Mente Profonda, che consiste nei poteri accumulati nel corso della nostra evoluzione da singole cellule, così come nella connessione soggiacente a tutte le cose, può agire ed effettivamente agisce senza le restrizioni imposte dalla coscienza e dall’ego. Trasformare un frase coerentemente scritta in un disegno astratto e incomprensibile toglie il desiderio dalla morsa della coscienza ordinaria e lo consegna al regno pre/post verbale della Mente Profonda.

La Chaos Magick e la Maat Magick condividono anche l’uso che Spare fa della fede come uno strumento. Gli esseri umani tendono ad essere limitati dalla fede, costretti in una specifica dottrina o serie di dogmi, e dotati di una pseudo-sicurezza in quella restrizione. C’è uno slogan che ogni tanto si vede sugli adesivi da paraurti americani che dice: “La Bibbia lo dice, io ci credo e così tutto è a posto!” Sono state combattute guerre per differenti credi religiosi (crociate, jihad, pogrom) così come per differenti filosofie etiche e/o biologiche (come nella Guerra Civile Americana riguardo la schiavitù)

Io vedo la fede come un’estensione del nostro impulso di sopravvivenza a combattere o fuggire, un riflesso ad afferrare saldamente il ramo più vicino quando il vento scompiglia la cima degli alberi. La fede, comunque, deve essere svuotata di contenuto per essere un mezzo Magico efficace. Per esempio, si deve credere totalmente e appassionatamente nella forma-dio che si sta invocando o la trasformazione del mago nel dio non avverrà. Ed è necessario essere in grado di ritornare al proprio sé comune dopo il rituale, senza che quel dio abbia residenza permanente nella fede, in modo che quando avrai bisogno di credere in qualcosa d’altro in un’altra occasione,  avrai un mezzo pulito e ricettivo a disposizione.

Il numero otto gioca un importante ruolo sia nella Chaos che nella Maat Magick. Otto frecce che si irradiano da un punto centrale costituiscono il simbolo principale del Chaos, utilizzato nel “Liber Kaos” come schema per otto tipi di Magick che sono messi in relazione a vari colori:

Nero: Magia della Morte, per fare esperienza personale della natura della morte e per mandare incantesimi di morte (mi astengo dai commenti.) Sembrerebbe risuonare con Saturno.

Blu: Magia della Ricchezza legata a Giove.

Verde: Magia d’Amore che riflette la natura di Venere.

Giallo: Magia dell’Ego che si accompagna all’energia solare. Qui esiste una sub-similarità con la Danza delle Maschere della Maat Magick.

Porpora o Argento: Magia Sessuale. Porpora per la passione, e argento per la luna.

Arancione: Magia del Pensiero di natura mercuriale.

Rosso: Magia di Guerra.

Ottarino: Magia Pura, essendo l’ottarino il colore che il singolo individuo associa con l’essenza della magia.

È interessante notare che sebbene la Chaos Magick non usi l’Albero della Vita come struttura cardine, i colori enumerati sopra con le loro particolari Magie corrispondono con la scala di colori della Regina, nei Sephiroth che condividono gli stessi attributi. Per me, l’Ottarino richiama una triade rotante di bianco, grigio e nero, i colori della scala della Regina di Kether, Chokmah e Binah.

La Maat Magick ha un bando ottuplice, e i Dimenticati, o gli impulsi di sopravvivenza, sono legati ai sette-Chakra-più-Bindu in un ottetto.

Altre somiglianze che val la pena di indagare includono la costruzione di un tempio astrale nel proprio ‘vestibolo’ privato al di fuori degli Spazi Astrali Comuni; i mondi della probabilità e l’Akasha; l’origine umana degli dei e l’ottenimento da parte loro di vita indipendente attraverso generazioni di fede e adorazione. Ci sono altre somiglianze che scopro ogni volta che leggo qualcosa nella letteratura Caotica, e vi invito a indagini vostre.

Ho trovato meno differenze che somiglianze tra le due scuole, e la prima riflette la ‘caparbietà’ della natura umana ad un livello affascinante.

Scrivendo e parlando della Maat Magick, ho dovuto faticare molto per chiarire che essa non sostiene la fondazione di alcun ordine, coven o gruppo ufficiale di praticanti. La ragione di ciò è semplice e basilare: la Maat Magick, come ogni valido sistema ‘iniziatico’, si auto-distrugge al momento del completamento derivato dal successo. Essa opera al di fuori di un sistema corporativo. Ciò che rimane è un network di colleghi che condividono informazioni progetti ed avventure, che aiutano uno con l’altro con linee di ricerca e letture raccomandate, e occasionalmente si raduna per dei rituali.

I Maghi della Maat  sono di solito immersi nel loro proprio e vario stile di pratiche Magiche, ed è raro che si identifichino primariamente come ‘Maghi di Maat’. Io lo considero una indicazione sana che il mojo sta lavorando come dovrebbe.

Malgrado questo spirito base anti-aziendalistico, esiste (soprattutto in Astrale) la Loggia di Horus-Maat, il cui scopo è di spargere nel mondo la Doppia Corrente di Horus e Maat. Fin dalla sua fondazione, il riconoscimento dell’esistenza della Magia PanEonica sembra aver espanso il suo scopo. Non è stata una mia idea, ma le persone che hanno voluto che la Loggia esistesse, hanno vinto la mia cooperazione nel fondarla attraverso il loro carisma collettivo, la loro energia e le loro buone intenzioni. La Loggia non ha un indirizzo ‘ufficiale’, incontri, tasse, statuto, status senza tasse,  officianti o gradi.

La Chaos Magick, d’altra parte, ha gli Illuminati di Thanateros (I.O.T.). Per una sua completa descrizione vedete il ‘Liber Kaos’ di Mr. Carrol, Appendice 4, ‘Liber Pactionis’.

Mr. Max scrive:

Ouch! Parole di guerra in alcuni circoli! Ci sono magi molto più potenti e avanzati che sono stati scomunicati dallo I.O.T. di quanti ce ne sia attualmente nella loro associazione! Nella mia non così modesta opinione lo I.O.T ha ceduto tutti i diritti e le pretese di essere l’avatar della Chaos Magick quando ha deciso di diventare un istituto tipo OTO junior con un sistema di gradi solo su invito, ha piazzato tutto il potere amministrativo nelle mani di una sola persona e ha dichiarato ‘guerra magica’ a chiunque non gli piacesse. I fondatori Ray Sherwin e addirittura Peter Carroll lo lasciarono disgustati molto tempo fa.

Ora si può discutere molto sul concetto che lo I.O.T. non è “Il Patto”, ma che Il Patto è solo l’ordine ‘esterno’ e il vero I.O.T. è in se come un “invisibile AA praticare la Chaos Magick è essere un Illuminato di Thanateros, e la ‘associazione’ non è necessaria in alcuna organizzazione. Così mi piace pensarlo, ed è più in armonia rispetto a come originariamente Shervin e Carroll lo concepirono.

Un’altra differenza che vedo, è che la Chaos Magick usa i ‘servitori’ mentre la Maat Magick no. I servitori sono entità create, chiamate o ottenute per eseguire il volere del Mago per delega come un congegno automatico. La Maat Magick tende a lavorare per  fissazione diretta dell’intenzione sulla Corrente Magica, o ‘corso degli eventi’, attraverso il quale l’intenzione acquisisce il potere per manifestarsi.

Mr. Max:

Infatti i Caotici in generale si impegnano molto ad utilizzare i servitori, ma ci sono comunque molti lavori che ricadono nella categoria dell’incantesimo’. Io non dedurrei una tendenza generale ad una “legge” vincolante. Buona parte del lavoro che faccio non è basato sui servitori…

L’unica altra grossa distinzione che ho scoperto, solo sulla base del materiale pubblicato, è che la Chaos Magick focalizza la sua attenzione sul singolo praticante, mentre la Maat Magick inizia con l’individuo ma estende i suoi interessi alla razza umana e oltre. Riguardo al concetto della focalizzazione della Chaos Magick sull’individuo, Mr Max risponde:

Abbastanza vero in superficie. La mia esperienza è che ogni Caotico trova il suo modo particolare di enfatizzare l’altro da lui’ ma questo interesse non è ‘canonico’, per così dire. Nel mio caso, considero l’effetto ‘più grande’ della mia pratica magica nell’attuazione dell’Eone Pandemonico – L’Eone del Chaos, la nuova età magica.  Cose come l’ESP artificialmente potenziata e le interfacce mente/macchina potrebbero essere appena dietro l’angolo, confondendo la linea tra tecnologia e magia (che è già sfumata – dimmi se il computer non è una macchina magica!). Secondo me è questa la speranza e il sogno dell’umanità, e la nostra ultima salvezza.

Io vedo il sorgere della Chaos Magick come un buon segno che la magia è viva e fiorente alla fine del Ventesimo Secolo. Mi sembra che stia andando nella stessa direzione della Maat Magick, dietro un ‘Punto Omega’ di radicale trasformazione dell’individuo e della specie. Prevedo il sorgere di altre Magick, scaturenti dalla creatività di coloro che capiscono i principi sottostanti agli individui che stanno attuando un cambio macrocosmico, grazie alla precisione e alla prontezza della loro Opera microcosmica.

Se sei interessato a capire come funziona questo processo, ti consiglio di ottenere e leggere i seguenti libri:

Carroll, Peter J.: Liber Null and Psychonaut, Samuel Weiser, York Beach, ME 1987. Liber Kaos. Samuel Weiser, York Beach, ME 1993.
Fries, Jan: Visual Magick: a Manual of Freestyle Shamanism, Mandrake of Oxford, 1992.
Grant, Kenneth: Cults of the Shadow, Frederick Muller Ltd, London 1975. Skoob Books Publishing, London 1993.(Edizione italiana: ‘I culti dell’Ombra’, Astrolabio, Roma, 2005, trad. Roberto Migliussi)
Hine, Phil: Condensed Chaos: An Introduction to Chaos Magic, New Falcon Publications, Tempe, AZ 1995.
Nema: Maat Magick: a Guide to Self-Initiation, Samuel Weiser, York Beach, ME 1995.