L’intensivo gnostico

Un Sentiero di Illuminazione per l’Uomo Moderno

Il presente articolo, apparso per la prima volta in Starfire, Vol. 1 n. 1, Londra, 1996, è stato tradotto da Roberto Migliussi e la sua pubblicazione autorizzata dall’autore.

L’Illuminazione, la Gnosi o la Diretta Esperienza della Verità è lo scopo di tutti i sistemi Orientali di filosofia pratica, di tutti i sistemi sciamanistici, e di tutti i sistemi ermetici dell’Occidente, iniziando con i Misteri Orfici e di Eleusi dell’Antica Grecia. Come stato di coscienza esso ha molti nomi in differenti scuole di pensiero. Nel misticismo esso è l’Unione con Dio; nello yoga e nel vedanta esso è il Samadhi; è il kensho e satori nello Zen; nello sciamanesimo degli Esquimesi è il kvomanek. Abraham Maslow lo qualificò come “esperienza massima”, e per William James e Edmund Husserl è la coscienza de “l’Io puro”. Nella terminologia della neo gnostica Ecclesia Gnostica Alba (E.G.A.) noi ci riferiamo a Lumeyo (Gnosi istantanea) e Meuna (stato permanente).

É possibile parlare della Gnosi ma è impossibile descriverla con precisione. La ragione di ciò è che la Gnosi è la Esperienza Diretta della Verità e la nostra vita intera è costruita intorno a esperienza indirette: sensuali, intellettuali, emozionali, psicologiche, parapsicologiche e persino quelle intuitive – tutte sono indirette.

La principale caratteristica delle esperienze indirette è che in tutte vi è una dualità, o una differenza tra il soggetto e l’oggetto. Tale differenza è illusoria, ma è presente nella vita umana fino a che uno non arriva a percepire una diretta coscienza di questa irrealtà. Quel momento è l’esperienza della Gnosi.

Molti fenomeni occulti e psicologici posso accompagnare la Gnosi, precederla o seguirne. Tali stati possono avere molte differenti caratteristiche, ma un aspetto è essenziale e sempre presente: la differenza tra soggetto e oggetto svanisce. Nello stato Gnostico della coscienza essi sono rivelati come uno e lo stesso: una diretta penetrazione nella realtà ci permette di comprendere che non vi è alcuna differenza. La Gnosi così distrugge l’illusione della dualità. Tutte le autorità sottolineano questa unica essenziale caratteristica della Gnosi. Aleister Crowley scrive nel suo Magick:

Alla fine qualcosa accade la cui natura può formare il soggetto di una ulteriore discussione in seguito. Per il momento è sufficiente dire che questa coscienza dell’Ego e del non-Ego, colui che vede e la cosa vista, colui che conosce e la cosa conosciuta, è cancellata.

 

Crowley, Magick (Libro 4, Parte I), ‘Note preliminari’

In tempi passati la Gnosi era largamente una questione di sforzo individuale, e per raggiungerla dovevano essere spesi molti mesi o persino anni. Ma con il recente sviluppo delle tecniche di gruppo Spirituali è divenuto possibile raggiungere la Gnosi in tre giorni o meno. Sicuramente, tale Gnosi è istantanea (del tipo kensho) e dopo un pò di tempo i suoi effetti diminuiscono; esso comunque punta verso la possibilità di raggiungere lo stato permanentemente.

L’Intensivo Gnostico è forse il metodo di gruppo più efficiente per raggiungere la Gnosi, Illuminazione, o la Diretta Esperienza della Verità per l’uomo contemporaneo.

 

 

L’Origine de l’Intensivo Gnostico

La parola “Intensivo” significa in questo contesto un corso di intensa attività, durante il quale un gruppo di Partecipanti raggiunge dei cambiamenti definitivi nella coscienza. L’Intensivo Gnostico nacque durante gli anni ’80 in Serbia. Le sue radici si trovano nella così chiamata Illuminazione Intensiva praticata da un gruppo di ex-scientologisti, combinato con il metodo dello Zen seshin della scuola Harada di Illuminazione. Io introdussi questa tecnica di gruppo in Serbia nel 1980 e guidai o ‘condussi’ molti Intensivi di questo tipo. Io inoltre istruii molti leaders di questi Intensivi, conosciuti come ‘Maestri’. I risultati dall’applicazione di questo metodo furono buoni; ma come il detto recita, “vi è sempre una stanza per il miglioramento”. Notai che i risultati erano migliori se i Partecipanti erano più aperti emozionalmente. Questa osservazione ebbe conseguenze molto significative, e quello che si sviluppò da esso, lungo il corso dei successivi pochi anni, fu la tecnica molto differente che viene praticata oggi. Questa nuova tecnica rende l’Intensivo significativamente più corto e più efficiente. Il tipico Intensivo Gnostico oggi dura un giorno e mezzo; in tempi precedenti era di tre giorni. Inoltre, usando la tecnica precedente circa un quinto dei Partecipanti raggiungeva la Gnosi nel corso di un Intensivo di tre giorni. Ora il grado di successo è più della metà dei Partecipanti nel corso di un giorno, o un giorno e mezzo. Ci sono anche Intensivi di quattordici giorni o più lunghi.

 

La struttura dell’Intensivo Gnostico

L’Intensivo Gnostico ha luogo di solito in un fine settimana. I partecipanti si incontrano il Venerdì sera. Portano i loro sacchi a pelo e gli utensili per il vitto e indossano vestiti vecchi o sportivi. Fino alle ore 22 possono parlare e conoscersi uno con l’altro; quindi, le luci sono spente e tutta la conversazione, altra che nel contesto degli esercizi, si conclude fino alla fine dell’Intensivo.

Nella mattina di sabato il lavoro inizia. Il Maestro spiega la tecnica dell’Intensivo Gnostico – una combinazione molto semplice di pratica meditativa e di comunicazione. Il lavoro ha luogo in coppie o diadi. Un partner assume la parte attiva, l’altro la passiva. Il partner passivo da un comando al suo partner attivo, tale come “Sperimenta direttamente chi sei” o “Sii conscio di chi sei”. Gli iniziandi lavorano con solo quattro koans “Chi sono Io?” “Cosa sono Io?” “Cos’è la vita?” e “Cos’è un altro”. Dopo che raggiungono la Gnosi con un koan, trattano il seguente koan e scopo.

Il partner attivo accetta il comando e guarda all’oggetto concreto della domanda. Per esempio, se la domanda è “Chi sono Io?” allora egli cercherà una risposta in quel particolare momento. Quando egli trova l’oggetto della sua ricerca la sperimenta il più fortemente possibile e raddoppia la sua intenzione di sperimentarla direttamente. Allora egli è aperto a qualunque possibile contenuto della sua mente che affiora nella coscienza: immagini, sensazioni, sensazioni corporee, pensieri, ect. Egli persiste in questo modo per dieci minuti, e allora i partners cambiano i loro ruoli attivo e passivo. Una diade dura quaranta minuti; dopo di ciò, la coppia prende un breve riposo, ha un pasto, va a fare una camminata o fa qualunque altra cosa che vi è nel programma.

Il ruolo del Maestro (e i suoi assistenti) è di correggere la tecnica e di dare supporto emozionale ai Partecipanti. Come menzionato precedentemente, la forma presente dell’Intensivo Gnostico dura un giorno e mezzo, e circa la metà o più dei Partecipanti raggiunge la Gnosi durante quel periodo; in verità alcuni Partecipanti sperimentano la Gnosi più che una volta nel corso dello stesso Intensivo. Coloro che raggiungono, così come quelli che non lo raggiungono, di solito continuano a intraprendere diversi Intensivi. Dopo che un Partecipante ha una Esperienza Diretta su un koan, egli continua a lavorare con gli altri tre a turno.

 

Lo Sviluppo dell’Intensivo Gnostico

Dopo pochi anni della pratica con membri selezionati della Chiesa Gnostica Bianca ho introdotto il lavoro sui chakra invece dei koan. I Partecipanti si concentrano sulla punta del naso, il chakra Ajna, la nuca o base del collo, la corona della testa (Kether), l’ombelico etc. Molti intuizioni inusuali accaddero seguendo l’Esperienza della Gnosi. Per esempio, circa metà delle intuizioni dopo la Esperienza Diretta sulla punta del naso erano visioni relative all’abbandonare la Terra, o qualche altro pianeta nativo. Quelli dall’Esperienza alla base della nuca erano spesso in contatto con Aivaz, ma alcuni altri chakra e koan avevano gli stessi risultati.. Aivaz appariva in visioni  di solito nell’aspetto di un bambino cosmico o di un giovane uomo senza viso e con capelli rosso rame. Queste esperienze di Aivaz erano sempre accompagnate da catarsi molto forti, con convulsioni corporee e un cambiamento della espressione facciale simile ad una approssimazione di Lam. Non è facile dire quando Aivaz possa essere contattato e da chi.

Quindi introdussi altri obiettivi, con i Partecipanti al lavoro su soggetti quali Tempo, Spazio, Amore, Libera Volontà, Luce, Trionfi dei Tarocchi e simili. Tali nuove applicazioni furono anche loro molto fruttuose.

Durante l’estate del 1990 uno dei miei più vicini associati, Dusica Zivojinovic (il cui nome magico è Nika) condusse un Intensivo Gnostico di trenta giorni per cinquanta Partecipanti esperti, incluso me stesso, la maggioranza di questi membri della E.G.A. Nel corso di questo Intensivo nove persone per la prima volta entrarono nel Meuna, o uno stabile stato di introspezione sulla natura del Vero Sé. Precedentemente lo stato della Gnosi raggiunto era stato quello del tipo kensho: potente e drammatico ma non permanente. Un individuo aveva avuto una Esperienza Diretta, ma gli effetti diminuivano costantemente. Il Meuna è uno stato permanente di coscienza: è la fonte di ogni e qualunque esperienza che uno ha. Alla fine di quel particolare Intensivo Gnostico, un medium potente, Alda, ricevette una Comunicazione da Aivaz. Nella Comunicazione veniva detto che presto un completo sistema differente sarebbe stato sviluppato, un sistema tale che sarebbe stato particolarmente adatto al contesto della vita di ogni giorno.

Passò un anno senza alcun ulteriore sviluppo importante anche se ci furono molte visione e premonizioni che accaddero ad alcuni membri della E.G.A. che non avevano precedentemente mostrato chiaroveggenza. Azela, una sacerdotessa dell’E.G.A. ebbe una visione nella quale lei, come una bellezza cosmica vestita in bianco, camminava intorno al Centro E.G.A. nel villaggio di Yosheva avendo alla sua vita la spada di Excalibur. Quindi Aivaz apparve improvvisamente dalla parte più profonda dei cosmi; anche Lui era armato con Excalibur e con essa Egli perforò il suo Anja chakra. Alcune settimane più tardi ebbe un’altra visione – un sogno nel corso del quale gli apparve il Patriarca della E.G.A.. Lui gli mostrò la sua mano aperta con cinque dita, e gli disse che un nuovo, più efficiente metodo di Intensivo era pronto; esso era una formula di dissolvimento di stati mentali non voluti, avendo la formula cinque passaggi. Subito poco dopo sviluppai Excalibur con una Formula di cinque passaggi per dissolvere stati mentali. Questa Formula di dissolvimento era basata sul metodo Tarthang Tulka della meditazione praticato nello Yoga Tibetano, ma era molto più breve e più efficiente.

Excalibur aiutò molti membri della E.G.A. nel perseguire lo sviluppo Spirituale trattando al contempo le complessità della vita moderna di ogni giorno; inoltre esso creò una forte esperienza Spirituale per tutti i Partecipanti. Il culmine di Excalibur fu lo stato di vuoto e per la maggior parte delle persone ciò fu una esperienza a un tempo sia drammatica che traumatica.

Un aspetto di Excalibur era la abilità inerente per una trasformazione permanente della coscienza attraverso il suo uso. Ma qualche volta i Poteri Più Alti intervennero direttamente per mostrarci la via; così nel 1993 noi ottenemmo una ulteriore Comunicazione con Aivaz. Nel corso di questa Comunicazione Egli mi diede una nuova e più perfetta Formula Excalibur di Dissolvimento, questo volta di soli due elementi. Era veramente una Formula di alchimia mentale; creare e discreare, coagula e solve, entrando nella esperienza e ritirandosi da essa.

Allo stesso tempo sviluppai Excalibur II, la cui Formula è Accettazione. Usandola, il praticante sperimenterebbe persino nel primo giorno la vita come irreale, come in un film. In modo sorprendente gli stati mentali non voluti si dissolverebbero come il fumo. Per un periodo di tempo sembrò che il formato dello Intensivo Gnostico si fosse esaurito e che altri luoghi si stavano aprendo. Ma fino a che noi operiamo in un universo basato sulla dualità, una relazione tra due individui è la via più veloce di sviluppo Spirituale. Così, subito dopo lo sviluppo di Excalibur II, un nuovo e prezioso sistema venne alla luce, e fu denominato spontaneamente Meditazione Dorata.

L’impulso iniziale venne da un piccolo gruppo di meditatori dalla California che praticavano quello che loro chiamavano “Triplice Meditazione”. Questa consisteva nel mantenere nella coscienza tre elementi simultaneamente – ascoltare il suono interno alle orecchie; osservare un punto di luce, di solito blu, di fronte a occhi chiusi; e sperimentare  cinesteticamente la regione in mezzo al petto. I partecipanti alle meditazioni attirarono la nostra attenzione con la loro descrizione della Esperienza della Gnosi che essi raggiungevano dopo approssimativamente cinquanta ore di meditazione individuale. Gli stessi consideravano impossibile praticare la meditazione come gruppo: esso era una questione di tentativo materiale solamente. Persistetti con una meditazione individuale di questo genere per più di un anno senza alcun risultato. Quindi mia moglie Alda e io la praticammo insieme per un pò di tempo. Finalmente raggruppai un gruppo di nove dei miei più vicini associati nella E.G.A.. Dopo meno di trenta ore ognuno di noi raggiunse la Gnosi. Questa era lo stesso tipo di Esperienza a cui noi arrivavamo nei nostri precedenti Intensivi Gnostici; vi era meno energia rilasciata, naturalmente, ma la similarità era inequivocabile.

Percepii nella triplice Meditazione un grande potenziale per un ulteriore sviluppo. Continuammo quindi a praticarla e la nostra persistenza ci ripagò. Dopo un pò di tempo ci fu un passo in avanti; lo stato di Gnosi raggiunto era di un tipo simile alla precedente, ma era comprensiva di tutto. Il Partecipante dovrebbe sperimentare l’intero universo come se fosse da lui riempito da lui: non vi è alcuno dove lui non è. Più tardi, quando perfezionai il formato dell’Intensivo della Meditazione Dorata, questa esperienza divenne il primo passo – cioè la Triplice Meditazione culminata con l’esperienza della onnipresenza. Il secondo passo fu lavorare con le decisioni proprie di ognuno. Te sei responsabile di tutte le tue esperienze. Quando non vi è niente fuori di te, allora tutto è la conseguenza delle tue decisioni. Sei responsabile per tutte le tue esperienze; quindi le creasti o partecipasti in loro, o permettesti ad altri di creare tali esperienze per te. Quando le decisioni sono portate nella consapevolezza e analizzate durante la meditazione, colui che medita diviene più distaccato da esse. La più fondamentale di tali decisioni è naturalmente la decisione di essere, di esistere.

Dopo che il deposito delle decisioni viene esaurito, il terzo livello della Meditazione Dorata prese vita – la Meditazione Atman. Atman, o Essere Vero, non ha una posizione nello spazio, né massa né energia, ma è capace di occupare differenti punti di vista simultaneamente, dando così l’impressione del movimento. Una caratteristica fondamentale della Meditazione Atman è la coscienza di essere conscio. Così la Meditazione Atman è veramente semplice: uno cerca il più a lungo possibile di mantenere la coscienza di essere conscio. Quando il contenuto della mente interrompe il Praticante, egli comunica questo contenuto al suo partner e quindi continua. Esso è efficace, e quasi tutti i Partecipanti provavano piacere a farlo. Può essere svolto individualmente o come gruppo nell’Intensiva Meditazione Dorata di due giorni o sette giorni. Il potere delle parole a questo punto non ci aiuta, ed è veramente difficile descrivere cosa succede durante la Meditazione Atman. La più vicina descrizione che può essere offerta è che il vuoto diviene conscio di se stesso. Esso aiuta nel distacco identificativo dai propri pensieri, sensazioni e tratti della personalità. I più strani fenomeni sono questi: il Praticante ha un senso più distinto e più forte del suo proprio sé, mentre allo stesso tempo egli si trova in altri esseri, umani o di altra natura – persino nella materia che è per supposizione inerte.

 

Conclusioni

Alla fine di questo resoconto della struttura e dello sviluppo del metodo dell’Intensivo Gnostico, noi possiamo dire che esso ha il potere inerente di perfezionare se stesso. Opere di questa natura cambiano l’individuo, abbattendo molte identificazioni; la persona, lui o lei, è meno confusa, più aperta, sensibile e creativa. Individui trasformati in questa maniera sono capaci di migliorare la metodologia dell’Intensivo, rendendolo più breve e più efficace. Tali miglioramenti permettono lo sviluppo di  un Intensivo persino migliore, portando a nuovi e più profondi passi in avanti, consolidando la trasformazione. Naturalmente, molti metodi di Sadhana o lavoro Spirituale operano in questo modo, ma tali cambiamenti sono più facilmente da notare nel contesto dell’Intensivo Gnostico.

Un altro vantaggio di questo sistema è che può essere seguito senza alcun sconvolgimento nella vita di ogni giorno del Praticante; non è necessario andare in un monastero Zen o in un ashram di yoga. Quindi ben adatte alle condizioni della vita contemporanea. Uno deve solo continuare a vivere. Il potenziale dell’Intensivo Gnostico è così inesauribile.